“Woke” Disney, o dell’ipocrisia di svezzare il pupo con la brigata arcobaleno

La casa madre di Topolino ha deciso che metà dei suoi personaggi dovrà essere Lgbtq, e al bando chi non crede che i bambini vadano trattati (in tutti i sensi) come adulti. Cioè la maggioranza degli …Altro
La casa madre di Topolino ha deciso che metà dei suoi personaggi dovrà essere Lgbtq, e al bando chi non crede che i bambini vadano trattati (in tutti i sensi) come adulti. Cioè la maggioranza degli americani
Dopo aver collezionato una serie di trovate woke (l’ultima? L’eliminazione dei sette nani per non offendere i nani) da fare invidia al bando dei maschi bianchi a Hollywood, dopo aver giocato agli abortisti in Georgia e celebrato i canonici Pride, la Disney sfodera l’artiglieria pesante: celebrare l’ossessione degli adulti per la sessualità dei bambini e dare in pasto ai piccoli l’identità di genere. Lo avrete letto tutti, sotto titoli festosi quali “La svolta arcobaleno”: Karey Burke, presidente della Disney’s General Entertainment Content ma soprattutto «madre di due bambini queer, un bambino transgender e un bambino pansessuale», ha annunciato che entro la fine dell’anno almeno il 50 per cento dei personaggi Disney apparterrà a minoranze etniche o alla comunità Lgbtq, avrà cioè …Altro
Cecilia Guerini
L'unico modo per fermare questa oscenità è boicottare la Disney