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Una nuova pastorale, vicina e inclusiva. Una nuova pastorale, vicina e inclusiva “Il Papa comprende il linguaggio del popolo. Sta costruendo un ponte, che arriva al cuore, con la cultura odierna,”, …Altro
Una nuova pastorale, vicina e inclusiva.

Una nuova pastorale, vicina e inclusiva
“Il Papa comprende il linguaggio del popolo. Sta costruendo un ponte, che arriva al cuore, con la cultura odierna,”, afferma Mariano Fazio, vicario dell’Opus Dei in Argentina, in un articolo pubblicato dal quotidiano La Nación e che prende spunto dall’intervista del Papa alla Civiltà Cattolica.

21 ottobre 2013
Quotidiano La Nación / Rubrica Società


Diretto, sincero, provocatore, aperto, divertente. Papa Francesco ha trovato un proprio stile per creare un po’ di confusione nel villaggio globale: “Sono un indisciplinato nato”, ha dichiarato. Una proposta nel contempo credente e credibile, che si regge su ciò che è essenziale: la carità.
www.opusdei.it/art.php
Non una carità astratta, ma un amore incarnato quello che il Vangelo ci presenta nel buon samaritano, che lava, guarisce e consola chi ha bisogno. Una nuova pastorale per una nuova era, più vicina, inclusiva ed entusiasmante.

La carità parte dalla comprensione dell’altro e dall’apertura verso l’altro, dall’eliminazione dell’autoreferenzialità.

Foto AFP
“L’annuncio missionario si concentra sull’essenziale, sull’indispensabile che, d’altra parte, è ciò che più appassiona e attrae, è ciò che fa ardere il cuore”.

Il Papa indica la strada per annunciare Cristo al mondo attuale.

La sua disinvoltura nel trattare con chiarezza i problemi e le sfide della Chiesa, nasce come modello di creatività nella continuità.

Proprio Papa Francesco ha detto in diverse occasioni che alcune sue frasi che più hanno sorpreso, non erano altro che modi di esprimere “ciò che dice il Catechismo”.

Allora, perché hanno tanta risonanza? Perché si genera tanta attenzione? Probabilmente i nuovi toni e i nuovi modi della sua comunicazione rendono, giustamente, più credibile il messaggio.

Il Papa comprende il linguaggio del popolo e dei mezzi di comunicazione. E lo parla. Da poco più di sei mesi sta costruendo un ponte con la cultura odierna, ponte che arriva al cuore di ogni persona.

Copertina dell'ultimo libro dell'autore dell'articolo.
La pietra angolare di questo ponte è l’ascolto. “Colui che predica deve riconoscere il cuore della sua comunità”.

Ascoltare Dio, ascoltare la cultura, ascoltare il popolo, specialmente i più poveri. “Le mie decisioni [...] si legano a un discernimento spirituale che risponde a esigenze che nascono dalle cose, dal popolo, dalla lettura dei segni dei tempi. Il discernimento nel Signore mi guida nel mio modo di governare”.

Questo atteggiamento aperto porta direttamente a una concezione della Chiesa quale “casa di tutti”, che sia capace di “guarire ferite e dare calore ai cuori”, che si faccia carico delle persone, con misericordia, come una madre buona che ama e vuole il meglio per i propri figli, perché è anche pastore.

Per questo al centro dev’esserci ciò che è più importante: “Cristo che ti ha salvato!”.

Monsignor Mariano Fazio
Prima di ogni cosa c’è la proposta di una vita piena con Cristo. Come diceva la santa preferita dal Papa, Teresina di Lisieux, nostra vocazione è l’amore.

Innamorarci di Cristo per uscire da noi stessi e servire gli altri, anche con l’annuncio delle conseguenze morali della sequela del Signore.

Però la prima cosa è l’amore: soltanto in questo contesto si comprendono le esigenze morali del Vangelo.

......

L’autore, vicario dell’Opus Dei in Argentina, è stato presidente del consiglio dei rettori delle università pontificie di Roma e perito nella “Conferenza di Aparecida”. Il suo libro più recente si intitola: “Con Papa Francesco. Le chiavi del suo pensiero” (ed. Ares, Milano).